Nazionale

“Roma città libera”: manifestazione in ricordo delle vittime di mafia

Il 21 marzo, Roma sarà la piazza principale della 29^ edizione della Giornata in ricordo delle vittime innocenti di mafia. Il programma della giornata

 

Il prossimo 21 marzo, in occasione della 29^ edizione della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico, si svolgerà a Roma la manifestazione nazionale.

Replicando la formula adottata negli ultimi anni a causa dell’emergenza, Roma sarà la piazza principale, ma simultaneamente, in altri luoghi in Italia, Europa, Africa e America Latina, la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime. Saranno ascoltate le testimonianze dei familiari e approfondite le questioni relative alle mafie e corruzione, nel segno di una memoria che non vuole essere celebrazione, ma strumento di verità e giustizia. L'obiettivo è un coinvolgimento ampio di tutto il territorio nazionale con collegamenti internazionali: per le istituzioni e per la società civile sarà occasione per lanciare un segnale concreto di impegno comune contro le mafie e la corruzione.

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Una vasta rete di associazioni, scuole, realtà sociali ed enti locali sono parte attiva della Giornata, riconosciuta ufficialmente dallo stato, attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017.

“È importante scendere in piazza insieme per graffiare le coscienze, per lottare insieme per la pace, per la giustizia, per la libertà di tutte e tutti – dice don Luigi Ciotti - È importante farlo anche attraverso lo sport, che è un fenomeno culturale di primaria importanza e che va riscoperto ancora di più nella sua funzione sociale. C’è bisogno di migliorare la qualità dell’informazione in grado di educare alla democrazia e alla legalità, per non dimenticarci che la responsabilità è la spina dorsale della democrazia, ma anche della nostra costituzione”.

"Legalità, sport e giustizia sociale: l'Uisp è al fianco di Libera tutti i giorni dell'anno, nelle periferie sociali e nei centri urbani più disagiati - dice Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp - il 21 marzo saremo al Circo Massimo con lo striscione "Un fiore nel cemento", realizzato dalle ragazze e i ragazzi di Caivano, dove da due anni Uisp Campania, insieme alle associazioni del territorio, promuove il progetto 'La Bellezza necessaria', con il sostegno di Fondazione con il Sud. Lo striscione verrà poi riportato a Caivano per l'iniziativa che si terrà venerdi 22 marzo, una giornata di iniziative sportive per la legalità".

Perché a Roma l’edizione del 2024? Dal sito di Libera si legge: “Per riaccendere i riflettori sulla presenza della criminalità organizzata nella capitale e nel Lazio e per combattere la pericolosa e sempre più dilagante normalizzazione dei fenomeni mafiosi e corruttivi. Cammineremo, come ogni anno, al fianco dei familiari delle vittime innocenti, per sostenere le loro istanze di giustizia e verità, per rinnovare la memoria collettiva e manifestare insieme a loro il nostro impegno per il bene comune.
Roma città libera” è uno slogan che evoca il capolavoro del neorealismo “Roma città aperta”: un’opera d’arte che parla di resistenza e della lotta per la libertà. A ottant’anni dalla liberazione dell'occupazione nazi-fascista, oggi Roma deve nuovamente aprirsi e liberarsi.
I “cento passi” verso e dopo il 21 marzo, avranno lo scopo di raggiungere i centri e le periferie in cui la criminalità assume forme differenziate, per ribadire che Roma può e dev’essere una città libera, capitale di un’Italia che dev’essere liberata da mafie e corruzione.”

Il programma della giornata prevede il ritrovo in piazza Esquilino alle 8.30 e la partenza del corteo alle 9. L’arrivo è previsto al Circo Massimo, con i saluti di Roberto Montà presidente di Avviso Pubblico e la lettura dei nomi delle vittime delle mafie dal palco (oltre 1000 nomi). Alle 11.45 si terrà l’intervento conclusivo di don Luigi Ciotti per poi lasciare spazio ai seminari dalle 14.30 alle 17.

In occasione del corso di comunicazione “Comunicar Facendo, il terzo racconto”, che si è tenuto a Roma nella sede di Libera lo scorso 20 febbraio, abbiamo intervistato don Luigi Ciotti.

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